housing

HOUSE ON A PLATEAU

-CONEGLIANO (TV) ITALY-

Architettiriccival - House on a plateau

Architettiriccival_house on a plateau

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CASA IN UN PIANORO TRA LE COLLINE DI CONEGLIANO

Il progetto di una villa costituisce un tema complesso per la forte componente apodittica che esso comporta, in particolare all’interno della tradizione del moderno.
Nel caso specifico, inoltre il tema si confronta con l’anomala presenza di un pianoro tra le colline.

Con questi presupposti sono stati individuati due obiettivi: da un lato assumere e reinterpretare l’opportunità offerta dalla situazione insediativa, forzando il progetto verso una sorta di “astratta” operazione di Land-Art; dall’altro declinare in modo coerente il tema della villa per rendere articolati, espressivi e “concreti“ le dimensioni e i caratteri dei vari spazi che la conformano, in contrasto con quel progressivo impoverimento dimensionale e funzionale del tipo edilizio “imposto dai tempi“ e spesso richiesto anche dalla committenza.

Due percorsi parzialmente porticati si incrociano sul terreno suddividendo il pianoro in quattro quadranti.

In prossimità della strada di accesso, un percorso si stacca a nord dal declivio della collina – nel punto dove questa riprende a salire – e prosegue a sud verso valle fino al limite estremo del pianoro. Il secondo percorso, ortogonale al primo, misura longitudinalmente lo spazio pianeggiante da est ad ovest, fino al luogo dove un sentiero da valle arriva alla piana.
Alle estremità sud, est ed ovest, nei punti di intersezione del pianoro con la pendenza collinare, i due percorsi terminano in tre distinti belvedere, utilizzabili per ammirare i panorami dei diversi versanti. Mentre a nord in parte sotto la collina, a ridisegno del bordo, trovano localizzazione le zone accesso e di servizio: garage, centrale termica.

La casa occupa un solo dei quadranti in cui è diviso il pianoro e si articolata in diversi e distinti volumi a rendere esplicite le differenti azioni dell’abitare, non è da escludere però che in funzione delle diverse esigenze famigliari possa espandersi nel tempo.
Due volumi simili, ad un piano con tetto in legno a due falde – molto finestrato il primo, poco il secondo – accolgono rispettivamente la zona soggiorno-pranzo e la zona notte e si innestano ortogonalmente ai due percorsi porticati per mezzo della copertura. Un terzo volume di forma cilindrica, più alto, a tre piani, contiene la cucina, la cantina-dispensa interrata e lo studio nella parte soppalcata al primo piano, da dove è possibile guardare da un punto più elevato l’intero paesaggio circostante.
I tre differenti volumi delimitano, con le parti porticate, un cortile dove è collocata una piccola fontana all’interno di una vasca che raccoglie l’acqua piovana. Stretti corridoi, invece, collegano gli spazi dei distinti corpi edilizi in modo da dilatare la percezione dimensionale dei diversi spazi interni, rendendo più consapevole il passaggio tra i vari luoghi della casa.
Tutte le parti murarie sono intonacate, mentre le coperture sono in legno a vista, di forma differente in relazione ai diversi spazi; fa eccezione la zona dove si incrociano i due percorsi porticati, in quella posizione una copertura rialzata in ferro, vetro e lamiera forata lascia filtrare la luce zenitale all’interno del portico a segnare il punto d’intersezione.
I materiali usati, lo spessore delle murature, il ritmo della pilastratura del porticato concorrono ad attribuire matericità e consistenza alla figura dell’edificio.
Il progetto si vuole mettere in posizione critica nei confronti di una componente ideologica del “moderno” che vede nell’architettura immateriale, nel precario e nel provvisorio una delle radici del proprio fondamento e dall’altro lato intende porsi in relazione di continuità con la stessa tradizione del “moderno” in particolare con alcuni esempi: le abitazioni della città industriale di Tony Garnier e il progetto di Cesare Cattaneo per il concorso “la casa e l’ideale” indetto nel 1942 dalla rivista Domus.

PierAntonio Val

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progetto
P.A. Val, C. Ricci
collaboratori
A. de Eccher, F. Lesana, G. Girardi, A. Genovese
impianti
Studio D.Z., Pieve di Soligo, (TV)
committenti
F. e P. Zanardo
imprese
strutture, D’Arsiè, Pieve di Soligo (TV)
serramenti: Lot srl, Refrontolo (TV)
De Toffoli P.M. srl, Pieve di Soligo (TV)
impianti: Idrotermica Granzotto, Conegliano (TV)
cronologia
1995-2000
dati dimensionali
sup. lotto 22.580 mq
sup. complessiva 270 mq

Architettiriccival_Pianoro

Architettiriccival
PUBLICATIONS

Architettiriccival_900 arch-città veneto

Davide Longhi, Novecento, Architetture e città del Veneto, il Poligrafo, Padova, 2012, p. 834

Territorio 52

-Territorio 52, rivista trimestrale del Dipartimento di Architettura e Pianificazione
del Politecnico di Milano, 2010, pp. 110 – 116

Ripensare il veneto

Ripensare il Veneto, per una cultura del paesaggio, Regione Veneto, 2009,
pp. 43 – 45

Architetti Italiani, Le nuove generazioni

Architetti Italiani, Le nuove generazioni, 2009, pp.

P.A. Val, Relazione e distanza, il Poligrafo, Padova

P.A. Val, Relazione e distanza, il Poligrafo, Padova, 2006, pp. 64 – 67

Premio Architettura città/territorio Oderzo

Premio Architettura città/territorio Oderzo 2000, pp. 40 – 47

almanacco casabella 99/2000

Almanacco Casabella Giovani architetti italiani 1999-2000, pp. 156 -160

Casa Vogue 9

Casa Vogue, n. 09, 1999, p. 14

Modulo 243

Modulo, n. 243, 1998, p. 630

D'architettura marzo 92

D’Architettura italiana, n. 06, 1996, pp. 6 – 8

D’Architettura italiana, n. 06

D’Architettura italiana, n. 06, 1996, pp. 630